lunedì 4 gennaio 2016

Aerosol

Stavo leggendo alcune preoccupazioni per la supposta “normalizzazione” dei media, ovvero il processo ipotizzato dai sostenitori della teoria del complotto secondo cui il governo o chi per lui ci abituerebbe pian piano a considerare la geoingegneria un bene per venirne fuori che è dal 1995 (o altro anno a piacere) che le scie chimiche esistono e sono un bene. Le preoccupazioni in questione le ho trovate sul sito luogocomune, dove si faceva notare che nel COP21, si proponevano scenari tra cui la “Diffusione di Aerosol”. 


La COP21 è la 21esima Conferenza delle Parti dove si discute attivamente di clima. Cito da Wired “È una conferenza organizzata dalla Convenzione quadro delle nazioni unite sui cambiamenti climatici (Unfccc), un trattato voluto dalla Conferenza sull’ambiente e sullo sviluppo delle Nazioni unite (Unced). Dopo oltre 20 anni di mediazioni quest’anno si intende formalizzare un accordo condiviso e accettato da tutte le nazioni che vi parteciperanno, Italia inclusa.”

L'immagine in questione è:



Ora, il punto è che la parola Aerosol viene sempre interpretata come sinonimo di scie chimiche, in quanto la diffusione di particolato in aria in effetti è un aerosol. Ma il fatto è che aerosol non vuol dire scie chimiche.

Aerosol significa letteralmente “Sospensione in un gas di particelle di piccole dimensioni, liquide o solide. Generalmente il diametro di tali particelle disperse può variare tra 0,001 cm e 1 μm.”

Gli aerosol sono importanti per chi studia meteorologia in quanto gli aerosol più comuni sono nubi e nebbia. Sì, esattamente. Inoltre c'è un altro tipo di aerosol molto importante per chi studia gli effetti del clima, ovvero il particolato atmosferico, che è composto da tutte quelle microparticelle solide di inquinanti organici, residui carboniosi, metalli, fibre e altri composti dispersi nell’atmosfera. Di base viene considerato uno tra i maggiori inquinanti nelle aree urbane.

Se si fa una conferenza sul clima, è OVVIO che tra gli scenari proposti ci sia la diffusione di aerosol, in quanto non è che devono diffondere aerosol ma devono controllare la diffusione di aerosol. (il termine aerosol spaventa parecchio il complottista)

Se si guarda bene la foto, ci sono cose che palesemente non sono inteventi ma AREE DI INTERVENTO, ovvero non credo che “perdita di biodiversità” o “inquinamento prodotti chimici” siano soluzioni, ma problemi, così come la diffusione di aerosol, cosa dovuta all'inquinamento prodotto da mezzi di trasporto ma anche dalle caldaie e da moltissime altre cose.

Inoltre da questo si capisce perché ci siano molti articoli che trattano di clima dove si fa una valutazione degli “aerosol dispersi dagli aerei”..... Perché bruciando combustibile, il risultato è un aerosol. Non ci sono tanti modi di chiamarlo. Naturalmente tutte le volte che c'è la parola aerosol collegata a clima od aerei, si grida subito all'allarme od alla normalizzazione.

E' capitato anche col famoso accordo sul clima Italia Usa dove nei workpackage 6 e 7 si fa riferimento a studio ed osservazione di aerosol. Stanno studiando il clima e l'effetto dell'inquinamento su di esso, cosa dovrebbero guardare? E' ovvio che studino gli aerosol....

Gli aerosol più comuni sono: nuvole, nebbia, foschia, polveri vulcaniche, gas di scarico di mezzi di trasporto, gas di scarico di forni e caldaie, particolato atmosferico, getti di bombolette spray, alcuni estintori antincendio e via discorrendo.

Se si parla di clima e si parla di aerosol, quindi vuol solo dire che chi parla di clima sa quel che dice, non che ci siano ammissioni di alcun genere su scie chimiche e quant'altro. Giusto per chiarire.

venerdì 1 gennaio 2016

Svuotiamo l'oceano e controlliamo il clima!

Natale è passato. L'anno nuovo è incominciato. Alcune cose sono cambiate ed alcune no. Tra quelle che non sono cambiate, sembra che la credulità sulla faccenda Scie Chimiche, nonostante la marea di PROVE che si tratti di una sonora bufala siano state praticamente tutte indicate, non accenni a calare

Sono mesi che non scrivo, ormai disinteressato dalla faccenda scie chimiche, tanto chi viene a dir la sua e a mostrare le solite pluriennali foto di aerei che rilasciano scie (erroneamente presunte anomale) non è mai stato disposto a fare altro se non insultare o ridere pasciutamente di tutte le spiegazioni che gli sono state regalate. Dato che nessuno mi paga (checché se ne dica) ho lasciato perdere la questione. I soliti noti non hanno prodotto nulla di nuovo, se non la stessa roba trita e ri-trita ed a parte qualche nuova locuzione da aggiungere all'elenco ironico delle minacce ricevute, non c'è veramente nulla per cui valga la pena stare a continuare a divulgare.

Se non che, qualcosa di nuovo l'anno l'ha portato. Un caro amico mi ha regalato "What If" di Randall Munroe. Il suo stile ironico nel rispondere a domande assurde mi ha fornito un nuovo spunto, ed ho deciso quindi di scrivere uno spiegone in più. Non prometto un nuovo filone di articoli, anche se la scintilla che credevo morta e sepolta ha mostrato nuova vita.

1) Si può svuotare l'oceano con un cucchiaio?

Il fatto che una cosa sia "tecnicamente" possibile, non vuol dire che sia "realmente possibile".

Riguardo alla domanda in oggetto, la semplice e banale risposta, dato che la domanda non pone limiti di tempo e spazio, è si.

Considerando però le variabili in gioco: sul pianeta terra ci sono qualcosa come 1.400 miliardi di chilometri cubi d'acqua (e per fortuna!). Da questa dovremmo sottrarre la parte che partecipa al ciclo dell'acqua in atmosfera, ovvero 577.000 chilometri cubi, ma dato che è lo 0,000041% del totale la trascuriamo.

Ora un buon cucchiaio, corrisponde mediamente a 15 centimetri cubi. Si fa in fretta a capire quante cucchiaiate servano. Convertiamo 15 cm3 in km3 ovvero 0,000000000000015 km3. (1,5e-14)

Il numero di cucchiaiate è quanta acqua diviso la capienza del cucchiaio quindi 1,4e12 / 1,5 e-14 ovvero 93333333333333333333333333 cucchiaiate e un terzo.

Ammettendo di essere da soli e rapidi, e di fare 3 cucchiaiate al secondo, ci vogliono 986.526.861.717.120.469 di anni. Per intenderci è qualcosa come 71 milioni di volte l'attuale età dell'universo........

Pure se mettessimo tutta la popolazione terrestre a farlo sarebbe comunque un tempo improponibile.

E non abbiamo nemmeno pensato a dove metterla (dato che se la depositassimo sull'intera superficie terrestre copriremmo per intero la superficie con una quantità d'acqua alta più di 7 chilometri e mezzo.

Quindi, si può svuotare l'oceano con un cucchiaio? Sì, ma meglio non provare.

2) Si può controllare il clima?

Beh, questa domanda è un pelo più complessa. Il concetto di "controllo" è ampio e nel linguaggio comune (non in quello scientifico) il concetto di "clima" è ampio a sua volta. Per cui presupporremo alcuni tentativi di controllo non del clima ma semplicemente del tempo atmosferico nelle modalità che vanno per la maggiore nelle teorie complottiste.

Tentativo 1: togliere il sole ad una città.

Vogliamo provare a togliere il sole a Ravenna (città dove abito io) e vogliamo farlo per un tempo di un'ora, spruzzando polvere di Bario (o roba simile) in quota sopra la città.

La superficie di tutto il comune di Ravenna è 652 km2 ma la città da sola è molto meno soprattutto se si esclude l'intera zona industriale. Inoltre difficilmente si può, per quanto abili, creare una forma identica a quella della città, pertanto immaginiamo di inscriverla in un ipotetico cerchio. Fate qualche prova con google maps e scoprirete che riuscirete a farla stare tutta in un cerchio di approssimativamente 3 km di raggio, che fa una superficie totale di 28,274 km2

Ammettiamo di coprirla con una coltre di polvere alta (una volta addensata) 1 micron. Per fare ombra sulla città con quella densità occorrono 28 metri cubi di roba. Ad esempio nel caso di solfato di bario, si parla di 126 tonnellate.

Ci vuole un 747 Cargo con solo mezzo pieno di carburante per sollevarlo, ma comunque un solo aereo riuscirebbe a togliere il sole alla parte cittadina di Ravenna per una breve momento.

Aggiungiamo poi una considerazione: la terra gira ed il sole apparentemente si sposta. Spostandosi il sole si sposta anche l'ombra. Significa quindi che invece di fare un solo cerchio, il nostro aereo dovrebbe fare una strisciata. In un ora il sole si sposta di 360/24 ovvero 15 gradi. Se è vero che il cerchio di polvere lo facciamo a quota cumulo ovvero a 2 km di altezza, l'ombra per terra si sposta di 535 metri nel caso migliore ovvero col sole sulla verticale fino a 114 chilometri nel caso peggiore ovvero verso il tramonto, quindi occorre fare una strisciata in cielo invece di un solo cerchio, il che aumenta di 27 tonnellate di polvere per ogni chilometro di lunghezza della strisciata (ammettendo di farla identica al percorso dell'ombra). Si aggiunge una seconda considerazione, ovvero il vento. Il vento a quota cumulo raggiunge velocità tra i 40 e 50 km/h. Ipotizziamo un vento debole (20 km/h) nel caso migliore della giornata (il sole sulla verticale), per un'ora. Vien fuori che per coprire la città di Ravenna per un'ora servono 711 tonnellate di polvere e già occorrono 6 aerei (grandi come un 747 cargo... gli aerei ipotizzati dai complottisti quali i kc 135 ne tirano su meno, circa 90 tonnellate oppure gli A330 tanker 111 tonnellate).

Questi calcoli fatti in maniera spannometrica, sono validi per una quota di irrorazione di 2 km. Se calcolate che le reali scie che vediamo sono a 10 km di altezza, l'escursione dell'ombra risulta molto più rapida, e quindi la strisciata sarà più lunga di un fattore 5 in entrambe le direzioni. Per coprire la sola parte cittadina di Ravenna per un'ora nel caso migliore con un vento a 20 km/h (in quota non sono praticamente mai così lenti....) ci vogliono 7348 tonnellate di polvere circa, siamo a 60 aerei per una sola ora, nel caso migliore, per la sola città di Ravenna.

Ora, il Nord Italia è 3.500 volte più grande della sola città di Ravenna, e per ricrearne la forma ci vogliono 1356000 tonnellate di Solfato di Bario, senza tener conto dell'espansione dovuta al vento e dalla rotazione del sole (dato che per un po', interesserebbe solo i bordi.

In questo caso occorrono 10.400 aerei 747 cargo per spargere la suddetta polvere...................

Tentativo 2: non far piovere su di una regione.

(per questo tentativo, mi rifaccio ad un post di Mastro Cigliegia che trovate in http://strakerenemy.blogspot.it/2011/05/digital-video-for-dummies-lezione-1.html fra i commenti)

Prendo sempre la mia regione ad esempio, l'Emilia Romagna con i suoi 22451 km2. Ipotizziamo che sia coperta non troppo, una copertura nuvolosa tipica da 1/8 della superficie, ovvero 2806 kmq. Vogliamo impedire che questa piova, con l'uso delle scie chimiche. La tecnica ipotizzata dai complottisti è quella di usare del materiale igroscopico.

Facciam finta di usare Bario puro (perché un ossido di Bario assorbirebbe di meno) che a differenza della realtà reagisca più volentieri con l'acqua che con l'aria (ed in quel caso di nuovo assorbirebbe di meno)  e dimentichiamoci che l'idrossido di bario ottenuto a sua volta reagirebbe con l'anidride carbonica RESTITUENDO una molecola d'acqua, e grazie ai calcoli di Mastro Cigliegia consideriamo che 137g di Bario assorbono 180g di acqua.

Se i cumuli forniranno pioggia moderata, produrranno qualcosa come 5 mm di acqua che corrispondono a 5 kg d'acqua in un metro quadro, ovvero sia 5000 tonnellate d'acqua per chilometro quadrato.

Per asciugare la copertura di 1/8 di emilia romagna, occorrono quindi 10.662.800 tonnellate di Bario. Che vuol dire 96.060 aerei A330 tanker..........

Tentativo 3: controllare un temporale con le onde radio

Ammettiamo che le onde radio davvero possano far qualcosa ai temporali (per la cronaca, no non possono. L'unica cosa che si può fare è tentare di cambiare la temperatura di una nuvola e quindi farla evaporare o condizionare le masse d'aria scaldandole e lo si potrebbe fare spargendo microonde nell'atmosfera, ma anche qui è divertentissimo calcolare le energie in gioco....) e quindi vediamo di controllare un temporale, producendo uno scontro 1 a 1, ovvero di controllare una certa energia cinetica di un temporale che si sposta, con pari potenza in onde radio.

Questa cosa è pura fantascienza, nessuna macchina o sistema ha un rendimento così perfetto, giusto perché lo si sappia. Comunque: un temporale pesa qualcosa come 1.100.000 tonnellate d'acqua. Lo mettiamo in movimento non alla sua massima velocità (ovvero 80 km/h) ma un po' di meno, tipo 60 km/h.

L'energia cinetica di un oggetto si calcola moltiplicando la massa (in kg) per la velocità (in m/s) al quadrato e dividendo per due.  60 km/h sono 16,6 metri al secondo che elevati al quadrato (275,56) per 1.100.000.000 kg fanno 303.116.000.000 Joule.

Altrettanti quindi sono i watt necessari da emettere per controllare il temporale in questione. 303 GW istantanei. Dato che l'Italia produce in media 39,1 GW di potenza istantanea (dai 22 di notti ai 54 massimi di giorno) non basterebbe l'energia elettrica dello stato per un singolo temporale.


Mentre i complottisti continuano a credere che SERIAMENTE si possa controllare il clima, io spero sempre che un giorno qualcuno creda al complotto per svuotare l'oceano con un cucchiaio.