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martedì 19 maggio 2015

Prove in 3D - Seconda Parte

Un'altra cosa che si può velocemente verificare, utilizzando un programma di modellazione e rendering 3D, è la capacità o meno di distinguere le tipologie di aereo.

Ho sentito spesso affermare che gli aerei che rilasciano scie, siano aerei militari, e soprattutto, che si vede.

Ci sono due caratteristiche diverse che vengono considerate relativamente al riconoscimento degli aerei, uno è il modello, l'altra è la livrea. In questo post, mi occupo del primo aspetto.

Reimpostiamo la scena come nel post precedente, la telecamera è a 10000 metri sotto gli aeroplani inquadrati, che si trovano in questo caso, tutti alla stessa quota. Le dimensioni sono sempre reali. Ed ecco il rendering della scena in questione.


Cliccate pure sull'immagine per vederla in dimensione intera. Siete in gradi di distinguere quali aerei sono e soprattutto se sono militari o di linea?

L'immagine sopra è con un 50mm, proviamo a cambiare obiettivo, 85mm.



Ora diventa un po' più facile. Ma non è così immediato a meno che non siate molto pratici riconoscere di quali aerei si sta parlando.

Ora usiamo una 85mm, ma con uno zoom digitale 3x (impostazione classica di molte delle videocamere consumer in commercio)




I dettagli sono ancora più chiari, ma bisogna fare molta attenzione, perché la falsa definizione maggiore, può trarre in inganno. Dico che la definizione è falsamente maggiore, in quanto uno zoom digitale corrisponde ad ingrandire l'immagine con un programma di fotoritocco. Il programma non può avere una definizione maggiore della foto che gli date in pasto, per cui, quando ingrandisce un'immagine, semplicemente "inventa" i pixel mancanti, basandosi su quelli reali che ha a disposizione. Questo procedimento si chiama interpolazione ed è fondamentale per effettuare un ingrandimento oltre la risoluzione di una foto.

Quindi, invece che sfruttare lo zoom digitale, cambiamo di nuovo obiettivo. Montiamo un 200mm




Con questo ingrandimento, tutto comincia ad essere molto più chiaro. Chi ha pratica sa distinguere con certezza almeno l'aereo di destra e si è fatto un'idea molto buona su gli altri due.

I dettagli maggiori però si ottengono collegando la macchina fotografica ad un sistema migliore di un tele, come ad esempio ad un telescopio terrestre, simulato qua da un 700mm.




Ora, anche a vista, è molto facile riconoscere i modelli di aereo.

Il primo è un Boeing 767, il secondo un Airbus A330-300, il terzo un Globemaster C17 III

Il terzo è quasi sicuramente un aereo militare, dato che il suo impego di destinazione è il trasporto tattico. Il 767 è quasi certamente un aereo di linea. L'aereo centrale, per assurdo non è determinabile da quella posizione. L'A330 esiste ed è diffuso anche come aereo militare, ed una delle sue configurazioni è proprio quella di tanker. In realtà il mio aereo centrale è probabilmente un aereo di linea, ma occorre guardarlo di fianco, per avere abbastanza informazioni da poter tentare di indovinare. Dato che ho usato aerei bianchi però, non è certa la loro assegnazione.




Infine accludo l'immagine in wireframe, per mostrare (anche se non ce n'è bisogno) che il tutto è fatto col solito software 3D.



Al prossimo spiegone, prenderemo in esame la visibilità ed il riconoscimento delle livree.

2 commenti:

  1. In realtà chi sostiene siano aerei militari lo fa sulla base di "indizi" che non sono la sagoma. Difficilmente saprebbe distinguere un aereo da un altro, più o meno come difficilmente saprei farlo io.

    Gli "indizi" sono di solito che la rotta dell'aereo è "anomala", che la quota è troppo bassa, e soprattutto che fa le scie. Tipico esempio di ragionamento circolare.

    Sulle quote basse ne hai già parlato negli altri spiegoni. Qui è implicita nella prima immagine: un aereo a quella quota mostra una sagoma visibile ad occhio nudo, e con una fotocamera 85mm + zoom digitale vedi anche bene i motori.

    Sulle rotte, parlando con sostenitori del complottomi sono reso conto che nessuno ha idea di quanto possa essere distante una scia. Un esempio classico quello di un noto fisico che, commentando una foto presa sopra Oristano, dice che di lì non passano aerovie. Le aerovie più vicine sono a 20 km, e guarda caso le scie erano proprio a 20 km di distanza.
    Un mio interlocutore friulano sosteneva che le scie che vedeva a Sud non potevano corrispondere a nessuna aerovia, non rendendosi conto che vedeva quella tra Venezia e Trieste, a circa 60 km di distanza. Da Livorno si vede bene l'aerovia sopra Firenze, e quelle in mezzo al Tirreno, a 50-80 km dalla costa. Per non parlare dei primi avvistamenti "radar" sopra Sanremo, ben visibili sullo schermo del computer del nostro eroe.

    Una scia a un palmo sopra l'orizzonte è a circa 80 km. Una spanna sull'orizzonte corrisponde a 20-30 km. Una scia alta in cielo difficlmente è a meno di 10 km in orizzontale.

    Suggerirei quindi uno spiegone con foto di scie a varie distanze, assieme alla mappa presa con flightradar24.

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  2. +1 al suggerimento di Gianni.

    Grazie per gli spiegoni!

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