Uno dei mantra preferiti dagli sciachimisti è la storia delle tre condizioni di base per la formazione delle scie di condensa. Già è insito un errore grossolano poiché se cerchiamo DAVVERO le condizioni per la generazione delle scie di condensa, in genere viene riportato che l’altitudine di solito è superiore ad 8000 metri alle nostre latitudini, e che la temperatura in genere dev’essere inferiore a -40 gradi Celsius.
La faccenda che l’umidità relativa dev’essere superiore al 60% sarebbe relativa alla persistenza delle scie, non alla loro formazione.
Ma il punto è che stare a disquisire su questo è sbagliato e fuorviante. Perché la definizione delle condizioni per la formazione delle scie di condensa è DIVULGATIVA, ovvero, accomodata per essere il miglior compromesso tra il più corretta possibile ed il più comprensibile possibile.
Per capire cosa intendo, faccio un esempio. Se dico che l’acqua bolle a 100 gradi, nessuno pensa che stia dicendo una falsità, giusto?
Eppure questa affermazione è solo divulgativa, non può essere scientifica. Per essere scientifica dev’essere precisa e deve verificarsi SEMPRE, ed in ogni condizione, così per come l’ho posta prima.
La mia affermazione è talmente imprecisa, che se qualcuno si prende la briga di controllare, risulterà FALSA quasi sempre.
L’acqua bolle a 100C solo in condizioni di pressione atmosferica STANDARD (ovvero 101,3Kpa assoluti), a livello del mare, e dev’essere acqua PURA.
Quindi, a pressione atmosferica non standard, l’affermazione è falsa.
Ad altezze diverse dal livello del mare (caso tipico, in montagna) poiché la pressione cala con la quota, l’affermazione sarà falsa.
Se l’acqua non è pura, ovvero contiene sostanze disciolte in essa, l’affermazione sarà falsa.
Se la pressione viene modificata artificialmente (come nel caso della pentola a pressione), l’affermazione sarà falsa.
Ad altezze diverse dal livello del mare (caso tipico, in montagna) poiché la pressione cala con la quota, l’affermazione sarà falsa.
Se l’acqua non è pura, ovvero contiene sostanze disciolte in essa, l’affermazione sarà falsa.
Se la pressione viene modificata artificialmente (come nel caso della pentola a pressione), l’affermazione sarà falsa.
Se mi basassi su questo, potrei asserire una cosa come.
”L’acqua bolle a 100 gradi, ma qua nel mio cottage sulle dolomiti, questo non avviene! Quindi quella che ho non è acqua!!! Se non è acqua, cos’è??? Liquido chimico!! Complotto!!!”
”L’acqua bolle a 100 gradi, ma qua nel mio cottage sulle dolomiti, questo non avviene! Quindi quella che ho non è acqua!!! Se non è acqua, cos’è??? Liquido chimico!! Complotto!!!”
Grazie al cielo, una cosa del genere (per ora) è solo fantasia.
Il punto è che la teoria delle scie chimiche si basa SOPRATTUTTO sull’uso scientifico, di una affermazione DIVULGATIVA.
Nel caso dell’acqua, l’affermazione scientifica è che l’acqua bolle, quando la sua tensione di vapore, uguaglia la pressione atmosferica.
Nel caso delle scie di condensa, l’affermazione scientifica è che esse si formano quando la tensione di vapore della miscela espulsa dai motori, è inferiore alla pressione atmosferica, e vi è presenza di nuclei di condensazione.
Per verificare la sussistenza di queste condizioni, che piaccia o no ai complottisti, il sistema più semplice è utilizzare i diagrammi di Appleman, (magari aggiornandoli con un contrail factor adatto ai più recenti motori, ma questa cosa meriterà un altro spiegone)
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